TinyDropdown Menu Fastubuntu Blog: ottobre 2011

giovedì 13 ottobre 2011

NAVIGARE ANONIMI


L’anonimato è una condizione fondamentale per la libertà di espressione sul web. Navigare anonimi non è illegale, è invece un diritto, il diritto di non far conoscere agli altri la nostra identità, di salvaguardare la nostra privacy online.
Fino a pochi anni fa su internet era frequente l’uso di pseudonimi (nickname) e di avatar per nascondere la propria identità; necessario ma non sufficiente a garantire il proprio anonimato. Ultimamente la tendenza va in senso opposto: all’uso del nick o username si va diffondendo l’uso del reale Nome e Cognome (esempio lampante Facebook); e l’avatar è stato sostituito dalla reale foto dell’utente (immagine del profilo).
Oggi navigare senza lasciare tracce è diventato sempre più difficile. Vediamo subito come fare.
Teoria
Quando navighiamo su internet lasciamo continuamente delle informazioni, a volte consapevolmente altre volte, spesso, inconsapevolmente. Le tracce del nostro passaggio possiamo dividerle in due blocchi:
  1. nel primo blocco inseriamo le informazioni dirette – ovvero quei dati da noi inseriti sui siti web, o il testo inserito in una e-mail, o lo storico di una conversazione in chat;
  2. nel secondo blocco inseriamo le informazioni indirette o nascoste – ovvero quei dati che vengono inseriti automaticamente senza la nostra conferma. Esempi: la cache, i cookie, la cronologia di navigazione, il nostro indirizzo IP, il referer ecc.
Per un corretto anonimato i due blocchi di informazioni sono interdipendenti; per ovvie ragioni non avrebbe senso curarsi delle prime tralasciando le seconde e viceversa. Bisogna dunque fare attenzione sia alle prime sia alle seconde quando cerchiamo di nascondere la nostra identità sul web.
Il secondo blocco di informazioni (le informazioni nascoste) può essere ulteriormente suddiviso in due sotto-blocchi. Ecco qui un elenco generale e approssimativo delle informazioni che lasciamo al nostro passaggio da una pagina web:
  • Indirizzo IP
  • Tipo e lingua del browser
  • Sistema operativo
  • Numero di colori dello schermo, risoluzione dello schermo, supporto java e supporto flash
  • HTTP Referer
  • Host
  • Cache*
  • Cookie*
  • Cronologia di navigazione*
  • Ricerche memorizzate sul computer*
  • Dati sui form inviati*
  • File index.dat*
  • File temporanei*
I punti contrassegnati con un asterisco* sono informazioni salvate all’interno del computer (o più in generale, del dispositivo); quelli non contrassegnati sono invece tracce lasciate durante una navigazione nella maggior parte delle pagine web visitate, le informazioni che dovremo nascondere per navigare anonimamente sul web
Visitando questi link potete farvi un’idea delle informazioni lasciate:

Pratica

Per una corretta navigazione anonima bisogna nascondere (o cambiare) le informazioni non contrassegnate dall’asterisco e cancellare dal computer (a navigazione finita) le altre.

Passo n°1 – nascondere l’indirizzo IP e le informazioni  correlate

L’IP, internet protocol, è il numero che identifica univocamente un dispositivo collegato a una rete informatica; ne avevamo già parlato: come localizzare geograficamente un indirizzo IP. Proprio perché veniamo identificati da questo numerino, è essenziale nasconderlo. Come?
Sul web girano tantissimi programmi che nascondono l’indirizzo IP o sono presenti diversi siti internet che permettono di navigare con l’IP nascosto, il più famoso è Anonymouse; questi siti o programmi nascondo il vostro indirizzo attraverso un proxy, un programma che si interpone tra voi e il server, inoltrando le richieste e le risposte dall’uno all’altro. (Wikipedia: proxy)
Ecco una lista di siti che permettono di navigare anonimamente:
Nascondere l’indirizzo IP in modo corretto equivale anche a nascondere la localizzazione geografica (regione, e stato di provenienza), l’hosting della connessione e le informazioni sul provider.

Passo n°2 – nascondere tipo di browser, lingua utilizzata e informazioni sul sistema operativo

Nascondere tutte le informazioni è quasi impossibile; la navigazione anonima ha sempre i suoi limiti. Però utilizzare un altro browser e non quello utilizzato solitamente ci rende già più anonimi.
Se oltre al nuovo browser utilizziamo anche un altro computer, non abbiamo bisogno di preoccuparci di tutte queste informazioni visibili durante la navigazione.

Passo n°3 – nascondere l’HTTP referer

Il referer (o HTTP referer) è l’URL di un elemento che conduce all’elemento corrente, ovvero l’URL di provenienza. Se, ad esempio cliccate su questo link (che mostra tra le altre informazioni anche il referer), noterete l’URL di questo blog segnalato.
In pratica quando visitiamo un sito internet il browser porta l’informazione del sito di provenienza. (altro esempio: grazie a questa informazione molti siti possono sapere cosa avete cercato su google prima di arrivare sul risultato, o se siete arrivati da Facebook, o da Youtube ecc. ecc.)
Non tutti i browser permettono di nascondere il referer, ecco come nasconderlo su Mozilla Firefox, il browser da utilizzare per una navigazione anonima.
Firefox è un browser totalmente personalizzabile. Digitando “about:config” sulla barra degli indirizzi vi appariranno tantissimi valori e stringhe. Digitate sul filtro in alto la parola “referer” e impostate la stringa “network.http.sendRefererHeader” da 2 a 0.

Passo n°4 – eliminare le informazioni salvate sul computer

A navigazione conclusa è molto importante eliminare i dati di navigazione. Queste informazioni sono di solito cancellabili dal browser stesso (menu strumenti –> cancella cronologia di navigazione in Firefox).
In alternativa possiamo affidarci ad un software; tra i tanti scelgo Ccleaner, disponibile per sistemi Windows, gratuitamente.

Tor (The Onion Router)

Ed eccoci arrivati al momento che tutti stavate aspettando. Per navigare anonimi nella maggior parte dei casi basta utilizzare un programma chiamato Tor.
Tor è un software libero ed una rete volontaria ed aperta per difendersi dalle tecnologie di sorveglianza della rete, come l’analisi del traffico, le comunicazioni confidenziali personali e d’impresa, e la sicurezza di stato. Tor funziona deviando le tue comunicazioni attraverso una rete distribuita di server (relay) gestiti da volontari in tutto il mondo: impedisce a qualcuno che osservi la tua connessione Internet di sapere quali siti stai visitando, ed impedisce ai siti che visiti di conoscere la tua posizione geografica.
Tor sfrutta tutti gli utenti che lo utilizzano, trasformandoli in tunnel virtuali. In questo modo quando un utente vorrà accedere ad un sito lo farà attraverso una rete di server di volta in volta diversi che fanno da tramite e che nascondono il vero l’indirizzo IP e le informazioni riservate dell’utente.
Tor è disponibile per i più comuni sistemi operativi; Windows, Apple OS X e Linux. Download.

Conclusioni

L’anonimato è una difficile arte; è quasi impossibile riuscire a nascondere tutte le informazioni. Qualsiasi utente può essere rintracciato così come nessun computer è protetto e sicuro sulla rete.
Ultimi punti che ci tengo a sottolineare:
  • Tor riesce a nascondere quasi tutte le informazioni in alto elencate. Se usate Windows vi consiglio di scaricare la versione portable che non necessita di installazione e portarla con voi in una chiavetta USB. Usando un altro computer infatti riducete di molto il rischio di essere rintracciati.
  • Tor non nasconde il referer di default. Quindi all’avvio del programma vi consiglio di seguire la procedura descritta al passo n°3.
  • Vista la sua grande diffusione molti siti hanno cominciato a bloccare i proxy utilizzati dal programma.

Infine un’importantissima considerazione:
Questo articolo è stato scritto per informarvi sui rischi che la vostra privacy corre online, ma ci tengo a chiarire che non bisogna navigare anonimi per commettere azioni illegali sul web. Potreste essere rintracciati da un momento all’altro. Quindi occhio a non usare queste informazioni per usi che vanno contro il buon senso. Non mi assumo nessuna responsabilità delle vostre azioni e non chiedetemi  informazioni su operazioni che vanno contro la legge.

sabato 1 ottobre 2011

ARRIVA HABARI


Habari è la novità per il mondo dei blog !
Una nuova piattaforma, leggera e senza fronzoli, ancora acerba, per concorrere con i grandi CMS come WordPress, Joomla.
Ma che tenta di farsi largo grazie a sicurezza e stabilità.
Habari è una piattaforma leggera e snella ,che occupa pochissimo spazio.
   I 5 buoni motivi per usare Habari:

1- supporto multipo : Habari supporta diversi web server(Apache, Lighttpd, Nginx)e database (MySQL, SQLite, PostgreSQL)

2 -Sicurezza :
Grazie all'uso della libreria PDO, mette al riparo
da problemi di sicurezza, come attacchi SQL injection

3 -Utenti e siti multipli :
oltre a permettere le gestione multi-utente,per un sito,Habari contempla
la gestione multi-siti con una sola istallazione

4 -Plugin : il CMS dispone di plugin con cui accedere ai multimedia
presenti su Flickr,Viddler o sul nostro spazio web. Inoltre permette di importare i contenuti
da eventuali nostri account WordPress o Serendipity.

5- Web 2.0 : Habari supporta funzioni avanzate per tagging, inoltre grazie al supporto
di Atom Publishing Protocol, consente di comunicare facilmente con il sito dall'esterno.

CONCLUSIONI
Habari è un ottimo CMS per lo sviluppo di blog a scopo personale. La dotazione di temi e di plugin esistenti
permette già di ottenere funzionalità di tutto rispetto, il tutto partendo
da una piattaforma snella, efficiente, robusta e sicura. Con qualche
sforzo possiamo anche personalizzare il layout ed espanderne le funzionalità.
Ciò nonostante, ci sentiamo di sconsigliare il CMS per lo sviluppo di siti a
scopo commerciale o pubblicitario, almeno fino a quando non verrà concepito
un modulo di gestione SEO.